Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Trilussa cede lo spazio questa settimana ad un articolo di Marco Bani, giovane assistente del ministro Carrozza per il breve periodo del suo passaggio al Ministero dell'Istruzione.
"Da consigliere comunale a Pisa a Capo della Segreteria Particolare del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. Adesso sono solo Marco Bani, appassionato di politica."
Questo è lo spazio per le parole che evocano, che rimandano, che invitano e incuriosiscono, che spingono alla lettura. questa settimana non le uso volontariamente e a questa finestra affido queste parole: andate a votare per le priimarie, andate e scegliete convintamente, andate e fate la differenza.
Fra i dati comunicati dall’Azienda sul nuovo store Ikea dei Navicelli spicca quello della percentuale dei laureati, ben il 45% degli assunti. Quasi uno su due fra gli occupati possiede una laurea, un dato significativo per il negozio pisano considerando che in altre sedi la percentuale è assai minore. Ad esempio nella sede di Milano la quota è solo del 5% ed è sicuramente un segno dei tempi di crisi occupazionale che sta attraversando tutto il paese.
Conservo qualche pagina bianca per qualche storia che forse vorrà essere narrata, e questa dovrebbe essere una metafora che rappresenta una necessità non solo per le persone, ma anche per il mondo. Avere qualche pagina bianca, conservare qualche spazio vuoto vuol dire guardare al futuro e vuol dire aver fiducia e speranza nel domani e in chi lo abiterà.
Si calcola che ogni anno circa una trentina di italiani si rechino in Svizzera per non fare più ritorno. In quel paese come in molti altri in Europa come Belgio, Lussemburgo, Svezia, Olanda l’eutanasia è permessa per legge ed anche paesi come la Francia, la Germania e l’Inghilterra la concedono in particolari condizioni. La notizia recente è che il governo svizzero ha autorizzato, per primo al mondo, la pratica della dolce morte anche per i minori .
A cosa serve la scuola? La risposta è immediata e spontanea, per trovare lavoro. Ma la stessa domanda oggi con la crisi del mercato del lavoro che risposta avrà? E come non considerare la continua ricerca di lavoro a basso costo? A cosa serve oggi andare a scuola? Possibile che serva solo a sostenere le famiglie, a tenere occupati i ragazzini?
Un selciato sconnesso e antico, non è niente, è un’umile cosa. Non si può nemmeno confrontare con certe opere d’arte, d’autore, stupende, della tradizione italiana, eppure io penso che questa stradina da niente, così umile, sia da difendere con lo stesso accanimento, con la stessa buona volontà, con lo stesso rigore con cui si difende un’opera d’arte di un grande autore…
Da qualche tempo che non riesco più a pubblicare quello che ho preparato per la mia sessione settimanale. Avevo preparato un articolo divertente sulla situazione di abbandono in cui versano i nostri paesi (ho preso spunto dalle polemiche sulla stazione di S.Giuliano) ma poi succede sempre qualcosa che colpisce la mia sensibilità e modifica le mie intenzioni.
Metti per caso un pomeriggio noioso con una cosa noiosa da fare come stirare. Un film può rendere tutto meno noioso. un film leggero, una commedia divertente che però può far nascere pensieri...e si sa un pensiero tira l'altro...e si stirano e si (s) piegano anche i pensieri.
Alcune considerazioni molto personali su due fatti accaduti di recente, l'atterraggio di due aerei ultra-leggeri sulla spiaggia del Parco ed una trasmissione televisiva pomeridiana molto particolare. Sembrano molto diverse ma forse qualcosa in comune possono averlo.
Il pane e le rose, l’indispensabile, il minimo vitale insieme alla cultura e alla bellezza...la felicità.
I nostri auguri di Buon Futuro a tutti noi.
Trilussa e Madamadorè , non certo giornalisti di professione ma da tempo gestori di questo spazio, ogni settimana devono trovare uno spunto, uno stimolo, un’occasione per scrivere qualcosa, per dire qualcosa su un fatto di cronaca o di costume. Spesso non è facile trovare l’argomento su cui scrivere, perché questo deve comunque essere stimolante, capace cioè di colpire l’articolista o per la sua efferatezza o per la sua bellezza.
...in bilico tra tutti i miei vorrei non sento più quell'insensata voglia di equilibrio che mi lascia qui sul filo di un rasoio a disegnar capriole che a mezz'aria mai farò (Negramaro)
Abbiamo bisogno di meno persone sulle poltrone e più sui trattori. Questa bellissima frase l’ho letta nel Forum del Giornale ed è da incorniciare. Come si possono spiegare altrimenti la tenacia con cui alcuni personaggi difendono la loro posizione di privilegio anche quando la legge, oltre l’evidenza, indicherebbero altrimenti?
Oggi sono in ferie, sono appena le cinque, mi sveglio e comincio a rigirarmi, nel contempo inizio a rimuginare su tutte le cose che vorrei fare oggi, ma decido che devo dormire ancora...però non ce la faccio, l'emisfero sinistro del mio cervello non mi dà tregua e allora mi “levo”!
Una volta era il partito, il vecchio PCI di Berlinguer, a toccare certi temi cari alla sinistra. Ora questi sono quasi completamente scomparsi dal linguaggio politico e i discorsi che si sentono in giro riguardano le primarie, la segreteria, la decadenza, il patto di stabilità, la tenuta della maggioranza o del Governo di fronte ai continui cambiamenti del quadro parlamentare.
"Se mi guardo attorno non vedo e, soprattutto, non sento niente. Silenzio. Da parte del governo e delle istituzioni, non un atto concreto, un cambiamento...agghiacciante situazione".
Negli anni sessanta mandare un figlio all’università era un grosso impegno per le famiglie normali. La mia faceva fatica ed io per raggranellare qualche soldo per le vacanze estive con qualche amico andavo, la domenica e il giovedì, alle corse in San Rossore. Non andavo a giocare, soldi non ne avevo, ma a vendere i biglietti per la società Alfea che gestiva l’Ippodromo
Sul ponte sventola bandiera bianca...perchè come ha detto qualcuno si può morire da muti comodamente seduti, ma c'è chi sceglie di mettersi in cammino per agire e re-agire...fortuna o danno? Almeno proviamo ad ascoltare, secondo me glielo dobbiamo per almeno 101 motivi.
Pur nelle difficoltà attuali delle famiglie italiane i nostri figli vivono in un relativo benessere. Se sacrifici sono necessari l’ultimo che ne subisce gli effetti è proprio il figlio che rappresenta il nostro futuro, che in cuor nostro speriamo diventi quello che magari noi non siamo potuti essere e faccia quella vita felice che a noi non è toccata. Per motivi economici, per indolenza o per sfortuna o solo perché non ne abbiamo avuto l’occasione.
Il peggior nemico di tutti noi è il menefreghismo e il conformismo, il pensare che non ci sia alternativa, il girare la testa di là e far finta di non vedere, l'essere indifferenti e impermeabili...proseguiamo la riflessione di Trilussa sulla partecipazione, sul prender parte ed esser parte perchè crediamo che questa sia uno degli antidoti ad un pessimismo che paralizza e piano piano ci trasforma.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(Giorgio Gaberr)
L'ennesimo naufragio nelle acque siciliane allunga il lungo elenco di vittime senza nome ingoiate dal Mediterraneo: migliaia di uomini, donne e bambini morti nella ricerca di un futuro migliore. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) disperse. Il 2011 è stato l'anno peggiore: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno 1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno. ( fonte Repubblica)
In televisione la scorsa settimana è passato un servizio sulla situazione economica che sta vivendo in questo periodo il Portogallo. Situazione che definire tragica si avvicina soltanto alla realtà che stanno vivendo quei disgraziati cittadini. Migliaia di lavoratori che hanno perso il lavoro, pensioni sociali a 200 euro mensili, file interminabili di persone........