Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Non bastano quelle che ci sorbiamo ogni giorno dalla Tv e dai nostri politici, tutto naturalmente per il nostro bene, per il nostro futuro.
Ora ci si mette anche Celentano a spararne di nuove (non era la prima volta) in una manifestazione, quella del Festival di Sanremo, che è solo la faccia pulita e piena di lustrini di un paese che ne ha purtroppo anche una più nascosta e più reale, anche se meno seguita.
Basta cambiare canale
Gustav Klimt Nuda Veritas 1899 olio su tela.
Nonostante la figura non abbia atteggiamneto provocatorio la presenza del serpente ai suoi piedi, dei fiori nei capelli e dello sfondo azzurrino, acquatico, attribuisce alla figura una carica pericolosa, inquietante. Tale sensazione è acuita dallo specchio che la donna solleva e rivolge allo spettatore, restituendo l'immagine del vuoto in cui vegetava il morente impero austro-ungarico, dove ogni innovazione veni
Basta poco per mandarci in crisi.
Bastava anche meno, un po’ di vento, pochi centimetri di neve, non importava esagerare. Ma le risorse sono scarse, il territorio è abbandonato, le grandi Agenzie dei servizi pensano al mercato, i politici pensano ai vitalizi. Dopo il capitano Schettino mandiamo un’altra brutta immagine all’ Europa, e nemmeno l’afflusso artico-siberiano ha pietà per un paese un po’ allo sbando!
"MADAMADORE' "(e le su' " figliole" ? No e le su' amiche che qui sul Serchio si scrivono e s'indignano parlando del mondo, di omini, di donne, di fatti e di pensieri...)"
Cara Madamadorella' mi sei mancata ieri sera!
Invito molto, molto vip. Uno di quegli inviti che capitano quando si ha una "amica del cuore" grande gallerista ...e addirittura in Versilia. Impossibile non andare a godersi lo spettacolo!
Si dice che la fame faccia uscire il lupo dal bosco ed anche gli italiani, dopo anni di malcelata invidia per chi evadeva le tasse, si sono accorti che lo cosa non andava per il giusto verso. I governi precedenti, e l’ultimo in particolare, non hanno operato con sufficiente decisione per rimediare a questo malcostume che in Italia ha raggiunto da tempo livelli allarmanti. Il clima è cambiato ma per raggiungere lo scopo è indispensabile il contributo di tutti.
“Avete visto la pubblicita' dell'auto a bordo della quale una ragazza teme di essere rimproverata dalla madre per un tatuaggio che le fuoriesce dal pantalone?Avete notato la risposta della mamma?Quella della demente mammamichetta che mostrando il suo, di lato b, fa vedere alla figlioletta che si preparava alla sgridata che " Il suo si' che e' un tatuaggio!" dato che occupa entrambe le natiche o quasi...
Bene, saro' antica e odiosa ma penso alla parola Responsabilita'.
Ci stiamo abituando al peggio.
Siamo poveri di valori e principi, siamo passivi consumatori e accettiamo tutto quello che ci propinano, da quello che dobbiamo mangiare a quello che ci viene fornito come il modello di sviluppo migliore per noi, per il nostro futuro e per quello dei nostri figli.
Così ricompare Ikea con il suo mensile di 600 euro. E’ questo lo sviluppo giusto per la nostra comunità?
Quanta fatica costa essere se stessi? Portarsi dietro la propria storia, che è un po' il nostro passato, è tanto del nostro presente e per il futuro ci chiede coerenza. Ma questo bagaglio ha due pesi e due misure, un conto è quello che noi crediamo di essere e altro è quello che gli altri credono che noi siamo, un conto è quello che vorremmo essere e altro è quello che gli altri ci rimandano di noi
Un altro anno è passato, un altro centimetro nel metro della vita.
L’augurio per tutti è che quello nuovo sia un anno intenso, importante per ognuno di noi.
Sappiamo che sarà un anno di sacrifici per tutti, un anno cruciale per il futuro dell'Italia e dell’intera Europa, ma facciamo in modo che sia anche un anno di impegno civile, di crescita, un anno di rinascita, per diventare finalmente adulti.
Ci sono mondi pieni di luci ed altre dove le luci si appannano, affievoliscono. In quei mondi sono le ombre a prendere il sopravvento e spesso hanno le forme di una madre o di un padre al capezzale del proprio figlio malato, spesso di un male incurabile. E assieme a loro medici e infermieri che fanno della loro professione un atto di coraggio. Per tutti loro, ancora di più, un Buon Natale.
E’ la storia della ragazzina che si dice violentata da un Rom.
Nessuno si chiede se sia vero, d’altra parte i Rom sanno fare questo ed altro. Ma la ragazzina ha un fidanzatino e non riesce a mantenere quella purezza che i genitori facevano controllare mensilmente.
Non è disobbedienza, dice piangendo, ma violenza!
Parte la rappresaglia ed il campo Rom è distrutto.
Solo l'indomani la verità.
Una scimmia venne catturata e rinchiusa in una gabbia, troppo bassa per stare in piedi e troppo stretta per stare seduta.La gabbia aveva queste caratteristiche per ammorbidire e rendere ammaestrabile la scimmia. Cosa dispone all'ammaestramento? L'impossibilità di una via d'uscita.In tali condizioni o muori o sopravvivi diventando disponibile, facile all'ammaestramento.
Molti in Svizzera portano i loro soldi.
Lucio Magri vi ha portato il proprio corpo. Se n’è andato con la stessa dignità e stile con cui aveva sempre vissuto. Non poteva farlo in Italia, la legge non lo permette, un problema ancora aperto con problemi etici e religiosi ancora da affrontare. Ma alla base c’è sempre la depressione, malattia devastante e crudele, una vera e propria perdita del futuro.
La famiglia e molto cambiata e sono cambiati anche i figli. Il matrimonio è diventato solo una festa, sempre più spesso ne facciamo a meno. Il lavoro ci toglie sempre più tempo ed energie. I figli ci sembrano ormai degli estranei, con i loro abiti stravaganti, le loro mode incomprensibili, quelle apparenze che ci spaventano. Ed invece hanno bisogno di noi, del nostro ascolto, della nostra attenzione.
Ci sono piccole cose che colpiscono e lasciano stupiti.
Che dimostrano esattamente il livello di stupidità a cui si può giungere per ottenere un obbiettivo, sia pure condivisibile, come quello del risparmio di risorse pubbliche in questo grave momento di crisi. Ne raccontiamo qui un esempio molto piccolo ma eclatante per ignoranza e soprattutto per la sproporzione fra il risparmio e il danno e l'offesa provocata.
Di una stupidità assoluta.
Siamo veramente poveri o è solo apparenza come dice qualcuno?
I ristoranti sono pieni, i luoghi di villeggiatura affollati. Non è utile parlare di povertà, non fa audience, non c'è gossip, non interessa molto alla politica che ha ben altro di cui preoccuparsi.
Si spende comunque molto, ma solo per benevolenza. Una specie di carità che non incide sulle cause di fondo e nemmeno su tutti i tipi di povertà, su quella ad esempio legata al lavoro, ai diritti, alla salute, alla casa, alla giustizia. Una cura che non guarisce la malattia.
Cos'è il Debito Pubblico? Chi lo produce, chi lo detiene, da dove arriva, dove ci può portare?
Riteniamo utile cambiare per una volta l'argomernto di questo spazio per riportare questo lungo articolo elaborato dal Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano sull'origine di un problema di cui oggi molto si parla e che ci riguarda così tanto da vicino.
Un modo diverso di affrontare il problema ma soprattutto utile per capire quale sia la strada migliore per risolverlo.
Parassita è chi si nutre a spese di altri. Parassita sociale è quello che usufruisce dei beni comuni prodotti da altri non dando niente in cambio, vivendo cioè sulle spalle e sul lavoro di altri, di quelli che si alzano tutte le mattine e ancora buio vanno a compiere il proprio dovere in fabbrica o in ufficio. Sono tanti nel nostro paese, sono troppi e spesso completamente sconosciuti a chi non frequente i salotti buoni delle grandi città. Non fanno niente e non producono niente, vivono di rendita, non tassata. Per non condivisibile principio.
La nostre tante paure generano rabbia e indignazione. Spesso queste si traducono in atti singoli, disordinati, inutili che rischiano di farci chiudere sempre di più in noi stessi. L’indignazione, come anche la speranza, vanno invece tradotti in azioni, in partecipazioni, in progetti, in proposte sicuramente più difficili ma più utili per noi e per gli altri.
“Per noi” dice saggiamente Pietro Ingrao” indignarsi era tutt’uno con l’impegnarsi!"
Questo è il segreto, riuscire a trasformare la nostra rabbia in passione civile.
Il nostro patrimonio artistico e naturale è in grande pericolo.
Il Governo guarda da un’altra parte, le amministrazioni locali sono combattute fra difficoltà economiche e pressioni speculative di grandi gruppi privati, il nostro futuro come paese turistico è incerto per mancanza di fondi. Ancora una volta sono i cittadini chiamati ad intervenire con il loro sostegno.
In fretta perché se rimaniamo troppo a guardare fra poco non ci resterà più niente da guardare.
Il tempo non è più.
Lo conoscevamo e lo accettavamo senza drammi e senza affanni. Si invecchiava dolcemente perdendo in salute e bellezza quello che acquistavamo in saggezza. I nonni erano nonni, i bambini erano bambini, e soprattutto si comportavano da bambini. Ora non lo sappiamo più, vedendo nonne che sembrano giovani mamme e bambini che sembrano vecchi adulti. Stiamo percorrendo la strada giusta? Il futuro appare sempre più impegnativo e preoccupante. Si stanno perdendo anche i sogni, oramai costretti in un eterno presente.
Una nuova epidemia sta scuotendo il mondo. Non solo gli strati più poveri della popolazione mondiale, le nazioni meno evolute, il sud del mondo, ma anche gli stati più ricchi, quelli dalle economie apparentemente indistruttibili che pensavano di essere immuni da questa malattia.Una malattia spesso subdola, con sintomi nascosti, difficilmente percepibili, come una specie di tumore che alla fine si manifesta con effetti devastanti e letali.
E’ la nuova peste, la peste del XXI° secolo.
"È l'umore di chi la guarda che dà alla città di Zemrude la sua forma. Se ci passi fischiettando, a naso librato dietro al fischio, la conoscerai di sotto in su: davanzali, tende che sventolano, zampilli. Se ci cammini col mento sul petto, con le unghie ficcate nelle palme, i tuoi sguardi s'impiglieranno raso terra, nei rigagnoli, i tombini, le resche di pesce, la cartaccia. Non puoi dire che un aspetto della città sia piú vero dell'altro, però della Zemrude d'in su senti parlare sopratutto da chi se la ricorda affondando..
Ci sarebbe da sorridere se non facesse rabbia. In questo momento di crisi economica e sociale pare che il principale problema del Paese, e quello più urgente, sia quello di bloccare le intercettazioni telefoniche. Ne va di mezzo l'economia forse, o il lavoro, lo stato sociale? No, solo per coprire le nefandezze di personaggi politici corrotti e amorali, di cui speriamo di liberarci al più presto. I motivi della mia contrarietà alla legge che le vuole imbavagliare.
Dominanti o dominati, sembra la tendenza prevalente di questa nostra società, a cui sembra di non potere sfuggire.
Tendenza che avvolge le relazioni con le persone, con gli oggetti, con l'ambiente in cui viviamo.
Eppure si avverte sempre più impellente la necessità di costruire un'alternativa reale che ci offra la possibilità di resistere e di mettere in moto un cambiamento.