Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Fra pochi giorni - e precisamente venerdì 7 febbraio - comincia il primo dei quattro incontri sul tema “C’è un posto che uno sente suo: fotografare la Valdiserchio”. Primo appuntamento con un grande fotografo: Carlo Delli. Titolo della serata: “Fotografare il paesaggio: il bello del nostro territorio”. Un’occasione per tutti per guardare un po’ di immagini di luoghi intorno a noi e fare due chiacchiere sulla fotografia. Ci aspetta alle 21:30 al Teatro del Popolo di Migliarino. Tutto è pronto, Carlo Delli ha fatto anche le prove con il videoproiettore per assicurarsi che la serata proceda al meglio.
Ha da poco inaugurato una mostra al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi “Dell’acqua e della luce”, una serie di fotografie del monte Pisano, di San Rossore e dell’Alta Versilia. Il progetto si intitola “Dolce acqua” e ha coinciso con questi giorni di piena dell’Arno. Fa impressione vedere l’Arno dalle finestre di Palazzo Lanfranchi scorrere tumultuoso e per contrasto guardare i riflessi di luce sull’acqua presi dall’obiettivo di Carlo Delli. Che variano a seconda della luce e del tempo. Passata la paura, resta la meraviglia. Che può essere anche quella di specchiarci nelle fotografie. Dopo aver visitato la mostra, compresi i disegni di Antonio Possenti, scivolare fuori da Palazzo Lanfranchi, scendere sui lungarni e pensare alla nostra immagine rimasta dentro qualche riflesso di una fotografia. Tutto scorre, questo è il bello. A venerdì.
Post scriptum
In allegato l'anteprima del catalogo "Carlo Delli, Dell'acqua e della luce"