Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Qualche dettaglio. Nella sede del comitato elettorale per Franco Marchetti sindaco c’è scritto: “Insieme nel Comune che verrà”. Nella parete centrale c’è una fotografia di San Giuliano con la parola PACE scritta sui monti a fine anni Sessanta o inizio Settanta, si vedeva da Pisa e, quando una volta si illuminò, anche da Livorno. Ha scritto il libro Storie di Piaggio di amore e libertà, raro esempio di letteratura di fabbrica, una lettura che mi impressionò moltissimo.
Franco precisa che ha accettato la candidatura su sollecitazione di tanti pensionati che giudicano negativo “l’impegno di questa amministrazione sulle questioni sociali e dei servizi”. Ha appena concluso una intensa campagna elettorale per le primarie: “Non è vero che siamo tutti uguali. La mia storia, la mia militanza e la mia esperienza è diversa dagli altri due candidati”.
L’ho visto in piazza a San Giuliano circondato da un bel gruppo di giovani che gli hanno dato una mano in questa campagna elettorale, mi è sembrato tranquillo e mi ha fatto un sorriso sincero. Dietro i suoi occhiali di metallo gli occhi gli brillano, quando dice che c’è bisogno di voltare pagina fa sul serio. “Per cominciare c’è bisogno del tuo sostegno, basta andare al seggio col certificato elettorale, la carta d’identità, un euro e non si firma nessun documento”, ha detto Franco.
Scrive nel suo programma: “Riconoscimento del valore referendario per l'acqua pubblica”, e questa è già una cosa. Poi: “Recupero dell'esistente e consumo del suolo zero”. E questa è un’altra cosa importante. È molto dettagliato il suo programma con al centro il sociale, la cultura, la scuola, e una “riforma della macchina comunale, rivedendo la sua struttura a partire dalle figure apicali (dirigenti)”. Dice che, una volta eletto, vuole spulciare il bilancio, “perché voglio capire i conti. Avevamo chiesto di abbassare le tasse e ci era stato risposto di no perché non c’erano i soldi e ora salta fuori che c’è oltre un milione di euro d’avanzo”. Se non la matematica la frase costringe a pensare che certi bilanci siano un’opinione.
Parla molto della storia, delle tradizioni e del futuro “di questa terra bellissima e ora un po bisfrattata”. E qui siamo all’errore creativo di Gianni Rodari, maestro e comunista d’altri tempi. Come Franco, operaio della Piaggio, storico sindacalista prima alla Fiom poi segretario dei pensionati a San Giuliano, ora candidato sindaco a cui piacerebbe molto “ricostituire una comunità avanzata”, perché rischiamo di essere bisfrattati ossia, dico con parole mie, privati dei servizi (acqua, energia, raccolta differenziata) dati ai privati e privati della bellezza della nostra terra. E questo nostro comune, un tempo modello dell’area pisana, bisfrattato come i pensionati al minimo.
Certo che non è facile. A questo proposito Franco Marchetti sa quanto sia difficile e gravoso l’impegno e così chiede: “Ma quando mai per noi le cose sono state semplici?” Poi dice: “Insieme ce la possiamo fare”. Un gran bell’impegno, eh!
Post scriptum
Il racconto di Franco Marchetti pubblicato sul librettino C’è un posto che uno sente suo. Verso la foce del Serchio mi ha così colpito che non provo a spiegarlo, desidero solo farvene partecipi. Eccolo in allegato.